Le Isole Canarie godono di un clima primaverile tutto l’anno e questo agevola un flusso turistico costante e diluito sui dodici mesi, senza picchi di bassa e alta stagione. A questo “aiuto” della natura a preservare El Hierro dal turismo di massa si accompagnano scelte specifiche in termini di ospitalità.
Ad esempio, l’offerta di alloggi per i turisti include bio-rifugi, eco-abitazioni e residenze agro-turistiche. Inoltre, vige un accordo tra gli albergatori per l’aquisto di prodotti a km zero: El Hierro è ritenuta un modello nella produzione bio, categoria in cui oggi mantiene la più vasta area di prodotti certificati.
Come Riserva della biosfera dell’UNESCO, El Hierro mira a conservare l’ecosistema marittimo e terrestre e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Questa piccola isola cattura i visitatori per il contrasto tra le sue terre vulcaniche, il verde dei suoi boschi rigogliosi e la trasparenza dell’acqua. Intorno all’isola c’è l’opportunità di scoprire anemoni, spugne, coralli gialli e il raro corallo nero che si sono riformate dopo le eruzioni vulcaniche del 2011. Qui vivono, tra gli altri, pesci pappagallo, squali angeli, e razze che attirano da tutto il mondo appassionati di turismo subaqueo. Tra i punti di immersioni spicca Mar de las Calmas, una delle tre riserve marine delle Isole Canarie.
El Hierro intende aumentare la copertura dei collegamenti pubblici, migliorando la consapevolezza degli abitanti e dei turisti nei confronti dell’ambiente circostante. Il governo punta a incrementare la flotta dei minibus elettrici per incentivare l’uso dei mezzi pubblici anche per raggiungere le zone prettamente turistiche, limitando allo stesso tempo le licenze taxi. Si sta attuando inoltre una strategia di conversione per il biodiesel basata sullo sfruttamento dell’olio vegetale autoctono in grado di ridurre le impronte di carbonio.
Sin dall’anno sucessivo alla messa in opera della centrale, le emissioni di gas serra sono state ridotte di 40.000 tonnellate e nel 2017 l’impianto ha coperto l’equivalente di 6.017 tonnellate di gasolio, che corrispondono a 40.000 barili di petrolio. Attualmente sono in corso lavori per estendere l’influenza della centrale e sfruttare al meglio l’energia marina, il fotovoltaico e il riutilizzo della produzione energetica in eccesso.